{"id":502,"date":"2016-03-02T11:17:39","date_gmt":"2016-03-02T11:17:39","guid":{"rendered":"http:\/\/www.bonbonasilonido.it\/?page_id=502"},"modified":"2020-07-10T06:51:04","modified_gmt":"2020-07-10T06:51:04","slug":"carta-dei-servizi-2","status":"publish","type":"page","link":"http:\/\/www.bonbonasilonido.it\/carta-dei-servizi-2\/","title":{"rendered":"Carta dei Servizi"},"content":{"rendered":"
Il nido di infanzia privato \u201cBon Bon\u201d nasce nel 2008 dall’idea di due giovani ragazze diplomate presso istituto professionale Elsa Morante,con una grande passione e predisposizione nello stare a contatto con i bambini\/e. Con la consapevolezza che un’educazione adeguata ed il giusto stimolo determinano uno sviluppo ed una crescita migliore, costruiamo ogni giorno un percorso educativo all’interno del nido che permetter\u00e0 ai futuri giovani di poter affrontare la vita con i giusti strumenti e nel modo migliore. Il nostro nido intende qualificarsi come risposta concreta ai bisogni della famiglia, tentando di facilitare l’accesso al lavoro dei genitori,offrendo ai bambini un ambiente sereno,stimolante ed attento alle scoperte della vita. In esso non vengono compiute discriminazioni in base al genere, alla razza, alla lingua, alla religione, alle condizioni personali e sociali. Il nido assicura la realizzazione di programmi educativi e l’offerta dei servizi necessari alla cura del bambino\/a,favorendo la stretta integrazione con le famiglie relativamente ai processi di crescita, cura, formazione, socializzazione ed educazione dei bambini\/e, nella prospettiva del loro benessere psico-fisico e dello sviluppo delle loro potenzialit\u00e0 cognitive, affettive e sociali. Il nido d’infanzia Bon Bon consente alle famiglie di poter affidare i propri figli\/e a figure professionali competenti, diverse da quelle parentali, aiutandole e supportandole nella cura e nelle scelte educative. Il nido d’infanzia Bon Bon rappresenta,per i bambini da 12 a 36 mesi, una vera e propria esperienza educativa che si fonda sull’idea di bambino\/a inteso come essere dotato di forti potenzialit\u00e0 di sviluppo, titolare di diritti, soggetto che apprende e cresce attraverso la relazione con gli altri. In particolare il nido d’infanzia \u00e8 un luogo in cui si fa educazione insieme ovvero il sapere delle famiglie incontra le competenze professionali degli educatori. Il progetto educativo si costruisce sulla relazione fra bambini, famiglie, ed educatori.Questa relazione si inserisce in un sistema pi\u00f9 ampio, quello del territorio circostante: amministrazioni pubbliche, scuole dell’infanzia, servizi sanitari e sociali sono interlocutori importanti del nido d’infanzia. L’attenzione e la cura al bambino\/a permettono anche di prevenire o di intervenire tempestivamente nel caso di condizioni di eventuali difficolt\u00e0 fisiche, cognitive, relazionali o socio-assistenziali.<\/p>\n
PRINCIPI FONDAMENTALI DEL NIDO D’INFANZIA:<\/p>\n
La carta dei servizi del nido d’infanzia si basa sui principi indicati da: Carta dei servizi regolamento Regione Toscana n 41\/r del 2013. Il nido d’infanzia Bon Bon concepisce il servizio come un sistema di relazioni che coinvolge i tre soggetti protagonisti: Bambini\/e, Genitori, ed Educatori. Per questo motivo, sono dati alle famiglie ampie opportunit\u00e0 di partecipazione alla vita del nido attraverso incontri individuali, incontri di gruppo, laboratori…<\/p>\n
Ambientamento<\/p>\n
Per ambientamento si intende l’andamento attraverso il quale il bambino insieme alla sua famiglia si prepara attraverso le modalit\u00e0 progettate.<\/p>\n
L’educatore insieme a i suoi collaboratori progettano l’ambientamento come un percorso che agevola il passaggio dall’ambiente familiare alla dimensione sociale dell’asilo nido in modo tale che possa risultare il pi\u00f9 piacevole e graduale sia per il bambino che per i genitori.<\/p>\n
Ovviamente sar\u00e0 calcolato individualmente per ogni esigenza familiare risultando cos\u00ec flessuoso e esclusivo.<\/p>\n
Al momento dell’arrivo all’asilo il bambino avr\u00e0 una educatrice di riferimento che lo seguir\u00e0 durante questo percorso molto delicato di distacco con la famiglia facendolo sentire accolto, apprezzato, riconosciuto e sostenendolo affettivamente.<\/p>\n
Alla base della condivisione educativa ci deve essere un rapporto di fiducia e collaborazione, il suo percorso inizia proprio durante l’ambientamento in quanto l’educatore accoglier\u00e0 anche la famiglia instaurando cos\u00ec i primi incontri tra nido e famiglia.<\/p>\n
L’ambiente di riferimento assume un ruolo importante per il bambino.<\/p>\n
Specialmente i primi momenti passati all’asilo sono fondamentali, dato che il bambino ritrover\u00e0 ogni giorno delle routine che lo faciliteranno a familiarizzare con il nuovo ambiente.<\/p>\n
Inoltre sar\u00e0 presente proprio un gruppo di riferimento per il bambino ovvero quello di cui far\u00e0 parte,che lo aiuter\u00e0 al distacco con la famiglia e a instaurare le prime relazioni con i coetanei.<\/p>\n
Iscrizione al nido d’infanzia<\/p>\n
Le iscrizioni al nido d’infanzia sono aperte tutto l’anno, fino a esaurimento posti.<\/p>\n
Al momento dell’iscrizione verr\u00e0 richiesta una quota non rimborsabile<\/u><\/b>.<\/p>\nOrario apertura<\/h4>\n
Il nido d’infanzia Bon Bon \u00e8 aperto dal 1 settembre al 31 luglio .<\/p>\n
Durante il periodo natalizio il nido d’infanzia rester\u00e0 chiuso dal giorno 24\/12 al 6\/01 compresi.<\/p>\n
Il nido d’infanzia durante l’anno scolastico rimarr\u00e0 chiuso nelle festivit\u00e0 nazionali; all’atto dell’iscrizione verr\u00e0 consegnato il calendario scolastico.<\/p>\n
La struttura \u00e8 aperta dal Luned\u00ec al Venerd\u00ec dalle ore 08.00 alle 16.30.<\/p>\n
La frequenza dei bambini potr\u00e0 essere di 3\/4\/5 giorni la settimana con possibilit\u00e0 di orari personalizzati, compatibilmente con il benessere dei bambini e l’organizzazione del servizio.<\/p>\n
I pasti serviti all’interno della struttura sono in parte di origine biologica.<\/p>\n
Sono proposti men\u00f9 differenti in base alle stagioni, a diete particolari (intolleranze e allergie) o altre necessit\u00e0.<\/p>\n
I nostri piatti rispondono alle esigenze nutritive dei bambini\/e che, oltre al pranzo, faranno uno spuntino a base di frutta fresca la mattina ed una merenda al pomeriggio.<\/p>\n
La Giornata al nido d’infanzia<\/p>\n
Le proposte educative e laboratoriali rivolte ai bambini prevedono l’utilizzo dei materiali di recupero. Nel nostro progetto pedagogico, il riciclo dei materiali ha una forte valenza educativa e si pone come stimolo importante per la creativit\u00e0, l’esplorazione e la crescita dei piccoli.<\/p>\n
Ecco la nostra giornata tipo:<\/p>\n
Accoglienza<\/i><\/b><\/p>\n
Il bambino viene accolto dall’educatrice dopo essere stato preparato dal genitore. Tutti i bambini vengono accolti insieme, indifferentemente dalla loro et\u00e0.<\/p>\n
Accogliere significa andare incontro, ascoltare, tranquillizzare, contenere e verbalizzare l’emozioni<\/u><\/b>.<\/p>\n
Nel momento delicato dell’accoglienza, cerchiamo di offrire comprensione e supporto, ovviamente in forme diverse.
\nE’ impossibile infatti accogliere un bambino senza accogliere i suoi genitori, la sua famiglia e la sua storia.<\/p>\n
Il Ruolo del bambino<\/i><\/b><\/p>\n
Ogni giorno il bambino deve cambiare ambiente, tipi di relazioni, ritmi e soprattutto ruoli.
\nDeve lasciare la propria casa, la propria privacy, il proprio ruolo di protagonista, per andare al nido, con altri adulti, altri compagni, altri ritmi, regole e dinamiche relazionali.<\/p>\n
E soprattutto altri ruoli: non pi\u00f9 quello di figlio di famiglia, ma quello di membro di una comunit\u00e0<\/b><\/u>.<\/p>\n
Una volta accolto al nido, ogni bambino, con i suoi tempi, si ri-ambienta, gioca, si relaziona con i compagni, si adatta ai ritmi di questo ambiente, per poi ritornare a casa, e ri-adattarsi ad altri ritmi, altri ruoli ed altri rapporti.<\/p>\n
Il ruolo del genitore<\/i><\/b><\/p>\n
Ogni giorno il genitore affida il proprio figlio alle educatrici: deve affrontare le proprie ansie, insicurezze, sensi di colpa, spesso acuiti dal comportamento del bambino che esprime il disagio della separazione.<\/p>\n
Soprattutto il genitore lavoratore si trova compresso fra vari problemi: la fretta di raggiungere il posto di lavoro, spesso distante, i compiti casalinghi che ha gi\u00e0 dovuto affrontare di prima mattina, l\u2019ansia per il benessere del bambino, la tristezza di doverlo lasciare, la gelosia inconfessata per chi lo curer\u00e0 e potr\u00e0 vedere i suoi mille progressi giornalieri, il senso di colpa che a volte lo fa dubitare sulla scelta del nido.<\/p>\n
Tutto questo pu\u00f2 tradursi in apparente distacco o desiderio di accorciare i tempi di separazione oppure di prolungamento dei saluti, in un tornare continuamente indietro per un ultimo bacio e mille raccomandazioni fino al punto di indurre il pianto del bambino inconsciamente cercato come conferma di amore.<\/p>\n
Il ruolo dell’educatrice<\/i><\/b><\/p>\n
Per l accoglienza mattutina, la saletta viene appositamente preparata per favorire un dolce \u201crisveglio\u201d: nell\u2019angolo morbido vengono disposte coperte, cuscini e un cestino contenente libricini in stoffa, qualche peluche in ciniglia e palline morbide. Tutto ci\u00f2 \u00e8 sempre accompagnato da musica classica in sottofondo.<\/p>\n
Le educatrici accolgono i bambini, ma sono anche sempre disponibili a soffermarsi a parlare con i genitori, sia per accogliere eventuali comunicazioni sia per scambiare quattro chiacchiere e augurare buona giornata.<\/p>\n
Le \u201cmodalit\u00e0\u201d di accogliere fisicamente i bambini variano da bambino a bambino, possono cambiare a seconda della giornata e in base a ci\u00f2 che il genitore pu\u00f2 dirci sulle dinamiche del risveglio o della notte trascorsa. Pertanto \u00e8 fondamentale, da parte dell\u2019educatrice, intuire, se non esplicitato dal genitore, il modo pi\u00f9 adeguato per accogliere il piccolo che viene allontanato dalle braccia del genitore.<\/p>\n
Fa parte del nostro stile accogliere ogni bambino prendendolo in braccio, a meno che il genitore non richieda diversamente, o che il bambino non entri da solo in saletta correndo verso di noi.<\/p>\n
In ogni caso ogni bambino viene salutato in modo affettuoso, scambiando sempre due parole, anche con quelli che non parlano ancora, qualche bacio, un po\u2019 di coccole, e poi il bambino pu\u00f2 scegliere se rimanere ancora in braccio a coccolarsi oppure \u00e8 pronto ad andare a giocare.<\/p>\n
E\u2019 molto importante, sia nel periodo dell\u2019inserimento che per i bambini gi\u00e0 ambientati, che i genitori si ricordino sempre di portare in asilo l\u2019oggetto transizionale (se esiste) per facilitare sia il momento del distacco dal genitore sia per l\u2019eventuale momento della nanna o qualche attacco di nostalgia improvvisa.<\/p>\n
Alle 9.30, terminate le entrate, le educatrici insieme ai bambini raccolgono tutti i giochi, che vengono separati e disposti nelle diverse ceste per condurre i bimbi verso i primi \u201ccompiti\u201d della giornata.<\/p>\n
Una volta riordinata la saletta, tutti i bambini vengono invitati a sedersi sul materasso per iniziare l\u2019attivit\u00e0 di ascolto di musica prevalentemente classica e attivit\u00e0 canora. Questo \u00e8 un momento magico per tutti ed \u00e8 uno splendido modo per iniziare la giornata.<\/p>\n
Un’educatrice rimane in piedi a \u201cdirigere\u201d i brani mettendo in atto movimenti ritmati di braccia e corpo.<\/p>\n
Una volta iniziato il brano, i bambini sono liberi di alzarsi ed esprimersi ballando, imitando i gesti dell\u2019educatrice, facendo piccoli girotondi, battendo le mani e i piedi, o semplicemente rimangono seduti a \u201ccaricarsi\u201d della magica energia che solo la musica \u00e8 in grado di dare.<\/p>\n
Ci siamo accorte che anche nel delicato momento degli inserimenti, la musica classica riesce facilmente a dare sollievo<\/b><\/u> e a catturare l\u2019attenzione dei nuovi piccoli.<\/p>\n9.30 \/ 10.00<\/b><\/h4>\n
Merenda<\/i><\/b><\/p>\n
Per il momento della merenda, ci si sposta nella sala da pranzo che \u00e8 attigua alla saletta dell\u2019accoglienza.<\/p>\n
Come per ogni spostamento da una stanza all\u2019altra, si canta sempre la stessa canzoncina (\u201cLa danza del serpente\u201d). (Questa abitudine \u00e8 stata ideata anche per poterla usare nel caso di un\u2019emergenza)<\/i><\/p>\n
I bambini vengono invitati ad accomodarsi al tavolo, insieme alle proprie educatrici. Le merende consumate sono fornite dal Nido.<\/p>\n
L’ educatrici e il bambino\/a durante il momento del pranzo Come tutti gli altri momenti di cura, anche quello della somministrazione della merenda e del pranzo godono nel nostro nido d’infanzia particolare cura e dedizione.<\/p>\n
Nessun bambino viene mai obbligato o sforzato a mangiare o a finire tutto ci\u00f2 che gli si propone<\/u><\/b>.<\/p>\n
Nel caso dei bambini pi\u00f9 pigri, l\u2019educatrice offre il proprio aiuto per imboccarlo, ma se ci\u00f2 non viene gradito non lo si obbliga a mangiare a tutti i costi. In questo caso i genitori vengono informati al fine di poter far recuperare a casa.<\/p>\n
E\u2019 fondamentale rispettare i tempi del bambino<\/u><\/b>, ovviamente nei limiti del buon senso.<\/p>\n
Ai pi\u00f9 piccoli \u00e8 permesso mangiare con le mani in quanto manipolando il cibo possono scoprire, anche attraverso altri sensi, le propriet\u00e0 di ci\u00f2 che metteranno in bocca. Al fine di permettere ai pi\u00f9 \u201clenti\u201d di terminare la merenda, si rimane ancora qualche minuto seduti cantando e mimando alcune canzoncine.<\/p>\n
Questo \u00e8 un momento di grande allegria e gioia che permette quotidianamente ai bambini di ascoltare varie canzoncine che ben presto memorizzeranno.<\/p>\n
9.40 \/ 11.30<\/b><\/p>\n
Attivit\u00e0 di gruppo Quotidianamente gli spazi del nido vengono appositamente predisposti per permettere a tutti i bambini di poter scegliere liberamente con cosa, dove, con chi e come giocare. Gli spazi sono comunicanti ed in ogni stanza \u00e8 sempre presente un\u2019educatrice. Sono momenti di gioco pensati e preparati dalle educatrici secondo alcuni criteri:<\/p>\n
Le attivit\u00e0 proposte dalle educatrici possono invece suddividersi in:<\/p>\n
Cambio igienico<\/i><\/b><\/p>\n
Ogni bambino viene cambiato dalla propria educatrice di riferimento.<\/p>\n
Ogni bimbo viene accompagnato in bagno in piccoli gruppi per favorire tutta quella variet\u00e0 di atteggiamenti e attenzioni di cui necessita in questo delicato e piacevole momento.<\/p>\n
Riteniamo infatti che il tono di voce, il modo di appoggiare il bimbo sul fasciatolo, i gesti e gli sguardi che ci si scambia durante il \u201ccambio\u201d siano determinanti per stabilire un clima di fiducia, complicit\u00e0 e affetto tra i due.<\/p>\n
La modalit\u00e0 in cui le diverse cure vengono date, trasmettono al bambino fiducia in s\u00e9, nel mondo circostante, negli altri, autostima, autonomia, indipendenza, oppure tutto il contrario. Trasmettono inoltre messaggi di accettazione e di rispetto della sua corporeit\u00e0.<\/p>\n
L\u2019accudimento fisico pu\u00f2 essere una delle migliori opportunit\u00e0, durante un\u2019intera giornata, in cui l\u2019adulto e il bambino possono avere una comunicazione uno-a-uno e un momento di gioco spontaneo.<\/p>\n
Il cambio \u00e8 quindi un momento di intimit\u00e0 e di forte rapporto affettivo, di rispetto concreto e di accettazione del corpo del bambino, di vero dialogo e di stimolazione verbale e cognitiva, di avvio all\u2019autonomia pratica.<\/p>\n
Il bambino non deve mai essere trattato come un oggetto ed \u00e8 fondamentale assicurargli la dolcezza dei gesti durante la cura, un rapporto esclusivo di sguardi, parole e attenzioni che non dovrebbero mai subire interruzioni.<\/p>\n
Attesa del pranzo Nella mezz\u2019ora che precede il pranzo, i gruppi si riuniscono e, dopo l\u2019entusiasmo e la gioia espressa durante la ttivit\u00e0, ci si rilassa leggendo un libricino o cantando una delle nostre canzoncine.<\/p>\n
Questo momento, cos\u00ec come l\u2019accoglienza ed il ricongiungimento, \u00e8 un momento in cui tutti i bambini e tutte le educatrici stanno insieme, favorendo cos\u00ec opportunit\u00e0 di conoscenza ed amicizie, sia tra pari che tra bambini e adulti.<\/p>\n
Pranzo<\/i><\/b><\/p>\n
Il nido d’infanzia Bon Bon non dispone di una cucina propria per la preparazione dei pasti, ma si appoggia ad una ditta esterna che fornisce quotidianamente pasti.<\/p>\n
Il men\u00f9 viene appositamente preparato per la fascia di et\u00e0 12-36 mesi dalla ditta Cir Food e prevede una dieta varia ed equilibrata, che propone ogni giorno: un primo (minestra o pasta o riso), un secondo (carne o pesce o formaggio), un contorno di verdure cotte, pane e frutta fresca di stagione.<\/p>\n
E\u2019 possibile soddisfare le esigenze alimentari di ogni bimbo ordinando pasti particolari (pasto per celiaci, intolleranze a latte, pomodoro ecc.).<\/p>\n
L’operatrice \u00e8 addetta allo sporzionamento ed al riordino.<\/p>\n
Bon Bon dispone del Manuale HACCP per garantire massima igiene e trasparenza a tutti gli utenti<\/u><\/b>.<\/p>\n
Gli aspetti nutritivo – assistenziali del pranzo non possono essere disgiunti dagli aspetti relazionali perch\u00e9 il cibo rappresenta il mediatore di relazione ed affettivit\u00e0 pi\u00f9 immediato nel rapporto fra adulto e bambino.<\/p>\n
Dunque, il cibo non ha a che fare solo con la sopravvivenza, ma \u00e8 anche un\u2019 occasione per condividere il piacere di stare in compagnia.<\/p>\n
Il momento del pranzo al nido d’infanzia ha un aspetto importante in quanto pu\u00f2 favorire o ostacolare lo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale, che richiede di essere organizzato con la massima cura.<\/p>\n
Questo momento gode di particolare attenzione da parte nostra perch\u00e9 crediamo che lo stare a tavola sia una delle occasioni pi\u00f9 idonee per poter trasmettere le prime importanti \u201cregole\u201d.<\/p>\n
Noi riteniamo infatti che <\/b><\/u>\u201cchiedere per piacere\u201d<\/i><\/b><\/u>, non mettere i piedi sulla tavola, non alzarsi continuamente, non portare i giochi a pranzo, siano dei modi corretti per imparare a relazionarsi, rispettando il prossimo.<\/b><\/u><\/p>\n
Abbiamo riscontrato che molto spesso alcuni bambini che a casa non hanno un buon rapporto con il cibo o addirittura non gradiscono alcuni alimenti, al nido non dimostrano lo stesso atteggiamento.<\/p>\n
Una probabile spiegazione sta nel fatto che la relazione tra educatrice e bambino \u00e8 meno pregnante ed intensa dal punto di vista emotivo.<\/p>\n
Il bambino si sente pi\u00f9 libero di assaggiare o rifiutare il cibo senza che questi suoi atti acquistino particolari significati di accoglienza o di rifiuto all\u2019interno della relazione con l\u2019educatrice.<\/p>\n
Non \u00e8 che il bambino si trovi meglio con l\u2019educatrice che con il genitore, ma semplicemente la relazione con l\u2019educatrice \u00e8 meno ricca di significati al suo interno ed \u00e8 quindi pi\u00f9 portata ad aprirsi al mondo esterno, alla scoperta di alimenti nuovi da assaggiare, da manipolare e anche da rifiutare.<\/p>\n
Ricongiungimento<\/i><\/b><\/p>\n
Una volta terminato il pranzo, lavate le manine e cambiati i vestiti sporchi se necessario, i bambini che restano al nido fino al pomeriggio vanno a nanna con un\u2019educatrice, mentre gli altri si spostano nell’accoglienza dove attendono i genitori insieme a due educatrici.<\/p>\n
Le informazioni riguardo al cibo, eventuali sonnellini e \u201cpannolino\u201d sono esposte per iscritto su una scheda contraddistinta dal nome di ogni bambino che vengono consegnate ad ogni genitore, mentre per le comunicazioni pi\u00f9 specifiche c\u2019\u00e8 sempre una delle due educatrici disponibile per scambiare due parole.<\/p>\n
Le educatrici del nido d’infanzia Bon Bon si sono rese conto che per molti genitori il Nido viene vissuto ancora come un luogo assistenziale e non educativo. Per tale motivo, attraverso tutte le informazioni sia scritte che verbali, si vuole trasmettere l\u2019idea e la complessit\u00e0 del RUOLO dell\u2019educatore, e valorizzarla.<\/p>\n
Anche il ricongiungimento, come tutti i momenti di passaggio, di transizione da uno stato all\u2019altro, possono presentare dei problemi che per\u00f2 sono spesso sottovalutati.<\/p>\n
Questo momento, bench\u00e9 vivamente desiderato dal bambino, costituisce una fatica, un riadattamento psicofisico ad un altro stile di vita. Inoltre non \u00e8 facile, soprattutto se il bambino \u00e8 molto piccolo, riannodare i fili di un rapporto interrotto per molte ore.<\/p>\n
La strategia pi\u00f9 classica \u00e8 la fuga, il farsi rincorrere per vari minuti ridendo e incitando l\u2019adulto che spesso non apprezza il gioco e tende ad irritarsi.<\/p>\n
C\u2019\u00e8 poi il diffusissimo tirar tardi: o per finire un gioco, o per stare con un amico o per mostrare al genitore ci\u00f2 che si \u00e8 fatto.<\/p>\n
Questa modalit\u00e0 \u00e8 pi\u00f9 accettata dai genitori, sempre che abbiano il tempo di fermarsi ad accontentare il bambino.<\/p>\n
Il rifiuto diretto con aggressione ed evitamento \u00e8 pi\u00f9 legato ai primi tempi di frequenza ed \u00e8 la modalit\u00e0 sicuramente pi\u00f9 disturbante per il genitore.<\/p>\n
Interessante e commuovente \u00e8 invece il riavvicinamento graduale al genitore con il bambino che gli gira intorno ai piedi, in cerchi concentrici sempre pi\u00f9 stretti finch\u00e9 la spirale si chiude contro le gambe dell\u2019adulto che vengono finalmente abbracciate.<\/p>\n
Un rifiuto pi\u00f9 chiaramente interpretabile \u00e8 quello, spesso violento, verso la persona (nonna, parente, baby-sitter) che si presenta al posto del genitore atteso.<\/p>\n
Proprio per questi motivi il nostro ruolo \u00e8 programmare, preparare e ritualizzare il momento del congedo, in maniera tale che ogni singolo bambino abbia il tempo di concludere sempre ci\u00f2 che sta facendo.<\/p>\n
Ci\u00f2 gli permette di ri-adattarsi lentamente ad altre dinamiche relazionali ed al passaggio dal ruolo di membro della comunit\u00e0 a quello di figlio di famiglia.<\/p>\n
Ci siamo rese conto che questo delicato momento viene facilitato se, un po\u2019 in anticipo rispetto all\u2019uscita, si inizia a guardare insieme al bambino l\u2019album delle foto di famiglia, si riprende l\u2019oggetto transizionale e si spiega che a breve si torner\u00e0 a casa.<\/p>\n
Sonno<\/i><\/b><\/p>\n
I bambini che rimangono al nido d’infanzia a dormire vengono accompagnati da un\u2019educatrice in sala sonno, allestita con le brandine, i lenzuolini, le coperte ed eventuali oggetti transizionali. Da questo momento in poi della giornata il gruppo diventa eterogeneo.<\/p>\n
L\u2019educatrice non \u00e8 per forza quella di riferimento, ma in ogni caso \u00e8 bene conosciuta da tutti. Ogni bambino ha sempre il proprio posto fisso. I bambini che desiderano essere accarezzati e rassicurati vengono accontentati, mentre a tutti gli altri viene augurato buon riposo.<\/p>\n
Il sonno \u00e8 un momento di totale abbandono di ogni resistenza interna, in cui psiche e soma ritrovano la loro originaria fusione.Carico di tanti significati, di forte valenza emotiva, affettiva e cognitiva per il bambino: il riposo al nido d’infanzia \u00e8 una fase molto delicata perch\u00e9 richiede al bambino di abbandonarsi, fuori dal suo ambiente naturale, senza la presenza dei genitori.<\/p>\n
All\u2019avvicinarsi del secondo anno, l\u2019addormentamento ed il distacco dalla realt\u00e0 cominciano ad assumere per il bambino significati pi\u00f9 intensi a livello emozionale, affettivo, simbolico ed immaginativo. Ed \u00e8 a questo punto che il bambino, anche quello che in precedenza non aveva mai opposto resistenza, al momento dell\u2019addormentamento inizia ad assumere atteggiamenti di opposizione e rifiuto nei confronti dell\u2019adulto che decide che quella \u00e8 l\u2019ora giusta per metterlo a letto: si va dal netto rifiuto, alle mille richieste ai piccoli espedienti.<\/p>\n
I sentimenti di sicurezza e fiducia che il bambino ha progressivamente costruito insieme agli adulti giocano un ruolo determinante nell\u2019attenuare le difficolt\u00e0 di fronte all\u2019addormentamento.<\/p>\n
Ogni bambino ha strategie, oggetti, posizioni, richieste personali: nel limite del possibile vanno rispettate.<\/p>\n
Alle 15.30 l\u2019educatrice risveglia i bambini\/e aprendo un po’ le tende e invitandoli con dolcezza ad alzarsi.<\/p>\n
Il momento del risveglio \u00e8 sempre molto divertente e non smettiamo mai di intenerirci nel vederli alzarsi tutti assonnati e dirigersi verso il bagno per essere cambiati o per fare pip\u00ec.<\/p>\n
Se capita che qualcuno si risveglia prima dell\u2019orario previsto, viene invitato a ricoricarsi, ma se non \u00e8 cosa gradita pu\u00f2 raggiungere l\u2019educatrice che si trova in saletta di accoglienza.<\/p>\n
Merenda pomeridiana<\/i><\/b><\/p>\n
Il gruppo pomeridiano \u00e8 ridotto, pertanto durante la merenda del pomeriggio tutti i bambini riescono a stare seduti ad un unico tavolo.<\/p>\n
In questo momento valgono gli stessi principi della merenda della mattina e del pranzo, mentre ci\u00f2 che viene offerto sono frutta fresca o pane.<\/p>\n
Il clima che si crea \u00e8 molto sereno ed intimo, a volte anche festoso perch\u00e9 i bambini sono molto riposati ed allo stesso tempo sanno bene che la giornata al nido sta per terminare e rivedranno presto la mamma.<\/p>\n
Noi educatrici approfittiamo della tranquillit\u00e0 e del tempo a disposizione, che non \u00e8 limitato, per tagliare assieme la frutta, osservarne le varie caratteristiche e mangiare assieme a loro.<\/p>\n
Ricongiungimento<\/i><\/b><\/p>\n
In questa parte della giornata solitamente le educatrici propongono attivit\u00e0 di gioco libero o un po\u2019 di motricit\u00e0 con semplici percorsi.<\/p>\n
Il nido d’infanzia Bon Bon prevede che le famiglie partecipino attivamente alla vita del nido attraverso diverse modalit\u00e0:<\/p>\n
1. Colloqui con l’educatrice di riferimento<\/p>\n
2. Riunioni<\/p>\n
3. Serate<\/p>\n
E’ possibile visitare la struttura su appuntamento.<\/u><\/b><\/p>\nApertura al territorio<\/h4>\n
Feste di compleanno<\/b><\/p>\n
Il sabato e la domenica sar\u00e0 possibile affittare la struttura per organizzare feste di compleanno per i bambini da 0 a 6 anni anche non frequentanti.<\/p>\n
Servizio di baby-sitter<\/b><\/p>\n
In caso di necessit\u00e0, \u00e8 possibile usufruire di un servizio di baby-sitter.<\/p>\n
Lo staff educativo \u00e8 composto da personale educativo qualificato e costantemente aggiornato, tramite corsi organizzati in struttura e non, riconosciuti e certificati con attestati di frequenza.
\nIl gruppo educativo si avvale del supporto di una pedagogista che, all’occorrenza o su richiesta, \u00e8 disponibile anche per incontri coi genitori<\/p>\n
Educatrici<\/i><\/b><\/p>\n Coordinatrici- Educatrici<\/i><\/b><\/p>\n Pedagogista<\/i><\/b><\/p>\n Il nostro nido \u00e8 situato all’interno di un vialetto silenzioso. Lo spazio esterno \u00e8 diviso in due parti:<\/p>\n All’interno sono presenti:<\/p>\n Alla fine dell’anno scolastico verr\u00e0 consegnato ai genitori un questionario anonimo di gradimento che aiuter\u00e0 lo staff educativo a comprendere le esigenze delle famiglie e a valutare eventuali proposte di miglioramento.<\/p>\n Raccordi con la scuola dell’infanzia Alla fine del percorso all’asilo nido d’infanzia Bon Bon, verr\u00e0 offerta ai genitori la possibilit\u00e0 di avere maggiori informazioni sulle scuole dell’infanzia presenti sul territorio.<\/p>\n Inoltre, per ogni bambino, lo staff educativo si rende disponibile ad incontrare le insegnanti della scuola dell’infanzia scelta per rendere pi\u00f9 semplice questo importante passaggio.<\/p>\n Nido D’infanzia Bon Bon prevede: iscrizione annuale, tariffa 7.30\/ 13.30 oppure 7.30\/17.00.<\/p>\n Tutte le tariffe sono comprensive di pranzi, merende e pannolini<\/u><\/b>.<\/div>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":" Carta dei servizi regolamento Regione Toscana n. 41\/r del 2013 Chi siamo Il nido di infanzia privato \u201cBon Bon\u201d nasce nel 2008 dall’idea di due giovani ragazze diplomate presso istituto professionale Elsa Morante,con una grande passione e predisposizione nello stare a contatto con i bambini\/e. Con la consapevolezza che un’educazione adeguata ed il giusto stimolo<\/p>\n\n
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Gli Ambienti<\/h4>\n
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Questionario di gradimento<\/h4>\n
Rette<\/h4>\n